Dritto al cuore della vita
ΣΤΗΝ-ΚΑΡΔΙΑ-ΤΗΣ-ΖΩΗΣ
Graus Editore (www.grauseditore.it)

Pubblicato in Grecia con il titolo Stin kardià tis zoìs dalle edizioni Pyrinos Kosmos (www.pyrinoskosmos.gr)

Premiato dall’Unesco nella sezione Saggio filosofico e vincitore del premio letterario patrocinato dal ministero ellenico della Cultura.

Se non riesci a decidere che cosa sei alla fine non sarai nulla”.

Marco Valerio Marziale

La vita non sottoposta ad esame non vale la pena di venire vissuta”.

Socrate

La felicità dipende dalla saggezza”.

Sofocle

L’unico modo per scoprire le cose importanti della vita è puntare

dritto al suo cuore”.

Costantino Salis

Questo libro è una chiave che apre la nostra mente e il nostro cuore. Lo scrittore italo-greco Costantino Salis accompagna il lettore nel meraviglioso mondo della consapevolezza, aprendo una strada che porta all’autentica conoscenza e alla libertà”.

Ioannis Maronitis, Vicepresidente federazione

mondiale centri e associazioni UNESCO

 

Dritto al cuore della vita offre la possibilità  di intraprendere un viaggio alla ricerca della consapevolezza, affrontando le questioni che l’uomo si pone da sempre: la vita e la morte, la salute e la malattia, la ricchezza e la povertà, l’amore e l’odio, la serenità  e l’inquietudine.

Questo libro è permeato dallo spirito illuminato dei più grandi pensatori della storia. Conduce il lettore nel mondo meraviglioso della saggezza, sulla via che guida alla vera conoscenza e alla felicità. È consacrato all’arte del vivere bene.

Un saggio straordinario ricco di consapevolezze che illuminano la nostra vita”.

The Sunday Times”

Quest’opera nuova, di Costantino Salis, è una chiave che apre l’accesso alla nostra mente e al nostro cuore. Una svolta… e siamo al cuore della vita”.

Dora Bakoyanni, Ministro Affari Esteri greco

Costantino Salis è uno scrittore geniale, abilissimo nel trasmettere la coscienza interiore dei grandi filosofi. Non fatevelo sfuggire”.

A.T. Weiss,

scrittore statunitense

Un libro eccezionale, ricco di consapevolezze di cui tutti abbiamo bisogno proprio al cuore della nostra vita”.

Herald Tribune”

Dritto al cuore della vita è un messaggio, una filosofia di vita. Un libro consacrato all’arte del vivere bene”.

Newsweek”

 

Il magico scudo della consolazione”

Pragmatica” Periodico internazionale di economia e cultura

Miniera inesauribile: la Consolazione, figlia della riflessione e della cultura, è un magico scudo animico contro le intemperie e le incongruenze che avvolgono il nostro transito terreno. Secondo Dora Bakoyanni, ministro ellenico degli Affari esteri, questo limpido libro di Costantino Salis, intitolato Dritto al cuore della vita, prosegue nel solco tracciato ‘dalla grande saggezza della Grecia antica, da quella dei filosofi, che per primi ci hanno trasmesso idee di fondamentale importanza, ancora insuperate ai giorni nostri’.

Si tratta di un’opera dal tranquillante profumo socratico che (scrive ancora il ministro greco) ‘ci fa viaggiare nel mondo meraviglioso della consapevolezza’ ammorbidendo gli aculei del tempo che passa in un moto perenne, e muovendosi nell’alveo di quella sublime compagna di strada che è la Consolazione: infatti è la Consolazione che ci consente di guardare con remunerativa fierezza al di là dell’immediato, in un’ottica balsamica che implica la fioritura prospettica di ogni spina.

Con calamitante semplicità di linguaggio, nel libro viene così a delinearsi, in tutta la sua concretezza, l’assioma ‘si Spiritus cum nobis, quid contra nos?’. E l’alimento essenziale dello Spirito è la cultura: cultura intesa non come erudizione, ma come linfa della vita umana.

Nello scenario della mediocrità trionfante, è quasi sorprendente che questa singolarissima opera di Costantino Salis abbia subito avuto tanto successo al di qua e al di là dell’Atlantico, compreso il premio letterario-filosofico dell’Unesco.

Il dovizioso supporto di citazioni va dai pensatori dell’antica Cina alla Grecia, a Roma, ai più eminenti maître-à-penser medievali, moderni, contemporanei. Denominatore unico: la ricerca della felicità, tramite un gratificante accesso della nostra mente ‘al cuore della vita’, il che ci rende partecipi-consapevoli del cuore dell’infinito e della eternità.

Scriveva Max Nordau cento anni fa: ‘Per l’umanità sarebbe terribile se dietro di noi si fossero spenti i bagliori dell’antico pensiero di Atene’. Oggi, grazie a Costantino Salis, quei bagliori sono più vividi ed illuminanti. Ecco un libro che è anche un affettuoso viatico: raccomandabile a tutti”.

Antonello Colli, vicedirettore editoriale.

«Lo scrittore italo-greco Costantino Salis, con la sua nuova opera Dritto al cuore della vita, prosegue nel solco dell’antica tradizione l’analisi della grande saggezza della Grecia antica; quella di tutti quei filosofi che per primi concepirono e ci trasmisero idde di fondamentale importanza, spesso insuperate ancora ai nostri giorni.

Costantino Salis ha realizzato il congiungimento dello spirito della Grecia antica con quello latino dell’Impero romano. Dritto al cuore della vita ti fa viaggiare nel mondo meraviglioso della consapevolezza, aprendo la strada che guida il lettore alla vera conoscenza e alla libertà.

Quest’opera è una chiave che apre l’accesso alla nostra mente e al nostro cuore. Si tratta di un libro “rivelatore”, impregnato di ottimismo; particolare esempio del penisero critico, che guida la mente del lettore alla fonte dell’antica saggezza del mondo greco e di quello latino».

Dora Bakoyanni, Ministro degli Affari Esteri greco

Nota dell’autore

Coloro che si occupano dell’uomo e delle scienze umane, hanno sempre cercato di individuare cos’è che distingue l’essere umano dagli esseri inferiori. Di conseguenza, viene spontaneo domandarci in che consista tale tentativo. Meghios, un filosofo dell’antica Cina, risponde a questa domanda sostenendo: “L’uomo di spirito custodisce il proprio cuore” – intendendo con ciò che l’essere umano coltiva la capacità di pensare con chiarezza e di distinguere il bene dal male in modo da evitare di diventare preda degli stimoli esterni. La parola “cuore”, nella lingua dell’antica Cina non è referente del sentimento ma del pensiero e della coscienza. L’uomo filosofo può limitare i propri impulsi e far sì che non diventino un ostacolo alla realizzazione del suo percorso morale e sociale.

L’essere umano si trova tra il cielo e la terra. Nel suo cuore c’è l’etere, l’elemento più sottile, mentre l’elemento grossolano è il suo stesso corpo. L’elemento celeste è sottile, etereo. L’elemento terreno, grossolano. In mezzo si trova l’uomo che con il cielo e la terra costituisce una specie di inscindibile trinità, le cui componenti, strettamente legate tra loro, si influenzano reciprocamente.

Nel cuore dell’uomo c’è una luce lucente la cui luminosità supera persino quella del sole. Questa “coscienza interiore” è la stessa che crea e vivifica l’intero universo. Per questo non possiamo rendercene conto. Nonostante siamo stati creati da questa “coscienza”, non siamo consapevoli del nostro vero sé.

Il sole che ci riscalda è lo stesso di sempre, non è cambiato, così come non sono cambiati la luna, il nostro pianeta, l’acqua che scorre nei fiumi, il vento che soffia. Gli animali che popolano la terra sono sempre gli stessi, così come gli alberi che la ricoprono.

Allora perché gli esseri umani cambiano? Ognuno di noi si è evoluto in qualcosa di diverso, conformemente al suo livello di comprensione. Crediamo di essere ricchi o poveri, insegnanti o soldati, medici o poeti, giovani o anziani, felici o infelici. Crediamo di essere americani, arabi, europei, induisti, cristiani, musulmani o ebrei. Ma in realtà, la verità dentro di noi è solo una: abbiamo tutti la stessa origine – interpretiamo semplicemente ruoli diversi. Se fossimo in grado di andare oltre questi ruoli e giungere alla “divinità” che è dentro di noi, sapremmo che siamo “esseri divini”.

Molti anni fa, una sera d’estate, ho voltato le spalle al mondo e mi sono detto: questa chiamata, questa attrazione verso il vero, il reale, il certo, quanto mi pesa! Perché mi segue dappertutto come un segugio impietoso? Ho bisogno di riposarmi, ma non mi lascia in pace. Quante cose m’invitano a smettere. No, devo andare avanti!…

E dal momento che dovevo proseguire il cammino intrapreso l’unica cosa che ho fatto è stato gettare uno sguardo furioso verso le cose belle della vita, che purtroppo non potevano durare – perché tutte le sorgenti esterne della gioia e del piacere, sono per loro natura effimere ed incerte. Dentro di me ho sempre sentito il bisogno di perseguire il mio vero scopo, di trovare a tutti i costi la mia strada e di non seguire un percorso casuale, per raggiungere fini che non sono i miei, che non ho scelto io. Per questo motivo mi sono sentito in dovere di non seguire il gregge come fossi una pecora. Mi sono sentito in dovere di essere il signore di me stesso, di vivere con tutto me stesso al centro o, meglio, “dritto al cuore della vita”.

Costantino Salis

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